COSA PUÒ CAUSARE UNA DEGLUTIZIONE SCORRETTA?
Per posizione corretta della lingua si intende la posizione che la lingua assume a riposo appoggiandosi alla volta palatina con la punta adagiata dietro gli incisivi superiori (spot palatino).
Questa posizione mantiene la lingua lontana dalle vie respiratorie (rinofaringe) e rimuove la pressione impropria sui denti.
La posizione di riposo della lingua rappresenta il momento in cui inizia e termina ogni suo ciclo funzionale; se questa e’ anomala, generalmente si sviluppa anche una funzione anomala, che sia a carico della deglutizione o della fonazione.
Il corretto posizionamento della lingua sul palato comporta inoltre una fisiologica espansione del diametro trasverso del palato, dandogli la forma corretta per permettere una crescita ottimale dei denti ed una respirazione nasale ideale.
In caso di deglutizione disfunzionale le contrazioni muscolari avvengono in maniera impropria: i denti non risultano quasi mai a contatto in modo corretto, la lingua si interpone fra le arcate creando una condizione di instabilità, le strutture muscolari coinvolte si trovano in disequilibrio e dalla situazione di incoordinazione risulta difficoltoso far partire la deglutizione.
Nella maggior parte dei casi la lingua parte da una posizione di riposo alterata, con una postura bassa o avanzata, e da questa posizione invece che muoversi in alto e indietro, si muoverà in avanti, appoggiando la base contro l’arco delle fauci e la parte più posteriore del palato, e la contro i denti, oppure tra le arcate dentali.
Nei bambini la cosiddetta deglutizione deviata – atipica – infantile può essere considerata fisiologica durante l’infanzia, fino a circa 4 anni.
Le principali cause di deglutizione atipica possono essere dettate da allattamento artificiale, succhiamento del pollice, uso prolungato del ciuccio ed onicofagia, oltre a cause di impedimento anatomico come la presenza di un frenulo linguale trazionante.
Nella deglutizione fisiologica, ad ogni atto deglutitorio (circa 1500-2000 al giorno), viene esercitata una pressione di circa 1 kg da parte della lingua contro il palato, che ne viene ad essere modellato nonostante lo spessore maggiore dell’osso in questa sede.
Nella deglutizione disfunzionale la pressione viene diretta sui denti, venendo a mancare l’azione modellante della lingua sul palato e quella di contrasto alle forze date dalla contrazione delle labbra e delle guance.
La presenza di squilibri muscolari determina solitamente una tendenza alla convergenza dei denti, accompagnata spesso da un palato ogivale e da una riduzione dell’arcata a livello dentario.
In caso di palato troppo stretto risulta opportuno intervenire ortodonticamente in modo tempestivo per restituire al palato una ampiezza adeguata, in modo da poter poi riabilitare i movimenti linguali scorretti. La lingua, in ragione della sua posizione e del suo movimento, può comportarsi quindi come forza movente o forza inibente o contemporaneamente nei due modi.
• La lingua si comporta come forza impedente quando si interpone fra le due arcate dentarie impedendone il contatto reciproco: morso aperto anteriore o laterale.
• La lingua si comporta come forza movente quando spinge sugli elementi dentari specie gli anteriori creando: diastemi, morsi crociati, o malocclusioni dentali.
Altre conseguenze dovute all’azione scorretta della lingua in deglutizione sono:
• il cambiamento nella dinamica respiratoria, con il passaggio da una respirazione di tipo nasale ad una di tipo orale, definibile come l’abitudine a respirare a bocca aperta in condizioni di riposo vigile;
• disturbi della fonazione (difetti di pronuncia).
Come sempre è quindi di fondamentale importanza intercettare il problema precocemente in modo da poter limitare i danni e talvolta addirittura senza ripercussioni e con minimi accorgimenti.